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Alessandra Giannella
Università degli Studi di Padova
Dipartimento di Medicina – DIMED

Coautori

Sirtuine e regolazione del metabolismo

Introduzione

Le sirtuine costituiscono una famiglia di proteine altamente conservate con attività enzimatica NAD⁺ dipendente. Originariamente identificate come Silent Information Regulator 2 nel lievito Saccharomyces cerevisae, agiscono sulla repressione e/o attivazione genica. Strutturalmente presentano un dominio centrale catalitico legante il cofattore NAD⁺, di circa 275 amminoacidi e sequenze N-terminale e/o C-terminale variabili in lunghezza, composizione chimica e suscettibilità alle modificazioni post-trascrizionali, che ne determinano le diverse proprietà biologiche e funzionali e la diversa affinità di legame a specifici substrati. 

Ad oggi, nell’uomo sono identificate e caratterizzate 7 isoforme della proteina (SIRT1-7), che differiscono per localizzazione tissutale, subcellulare e attività enzimatica. Le sirtuine sono coinvolte in svariati processi quali invecchiamento, regolazione del ciclo cellulare, apoptosi e autofagia, infiammazione, omeostasi glucidica e lipidica, secrezione insulinica.

Meccanismi d’azione delle sirtuine

Le sirtuine possono essere considerate modificatori epigenetici in quanto istone deacetilasi (HDAC) e tutte possiedono attività deacetilasica NAD+ dipendente su proteine istoniche. Tale meccanismo agisce sulla condensazione della cromatina, modulandone l’accessibilità e sopprimendo la trascrizione dei geni target. Alcune isoforme mostrano una diversa attività enzimatica prevalente, quale l’ADP-ribosil-transferasica (SIRT4 e SIRT6), o attività catalitiche addizionali quali la desuccinilasica e demalonasica (SIRT5). L’attività delle sirtuine è notevolmente influenzata dalla disponibilità di NAD+, che varia a seconda dello stato metabolico/energetico e della localizzazione cellulare e subcellulare, da cui deriva la diversa funzione biologica delle varie isoforme. SIRT1 è prevalentemente coinvolta nel metabolismo, nella risposta immunitaria e nell’invecchiamento; SIRT2 nella divisione cellulare; SIRT3, 4 e 5 nella regolazione del metabolismo energetico mitocondriale; SIRT6 e 7 nell’attivazione trascrizionale e riparazione della cromatina (tabella). Le sirtuine assumono un ruolo chiave nei principali pathway associati alla regolazione metabolica, rendendole oggetto di studio come potenziali target terapeutici in malattie croniche e degenerative derivanti da disfunzione metabolica.

Tabella

SirtuinaPrincipale sede di espressioneLocalizzazione subcellulareFunzione EnzimaticaFunzione Biologica
SIRT1Pancreas, fegato, tessuto adiposo, cervello, muscolo, cuore, rene, uteroCitoplasma e nucleoDeacetilasica, decrotonilasicaRisposta allo stress e immunitaria, regolazione del metabolismo, stabilità genomica, apoptosi, cancerogenesi, processi neurodegenerativi, invecchiamento, risposta infiammatoria
SIRT2Fegato, tessuto adiposo, cervello, muscoloCitoplasma e nucleoDeacetilasica, decrotonilasica, demiristilasica, ADP-ribosil-trasferasicaRisposta allo stress, stabilità genomica, processi neurodegenerativi, ciclo cellulare, differenziamento cellulare, metabolismo energetico
SIRT3Pancreas, fegato, tessuto adiposo, cervello, muscolo, cuore, reneMitocondrioDeacetilasica, decrotonilasica, ADP-ribosil-trasferasicaRegolazione del metabolismo, apoptosi, invecchiamento, stress ossidativo, termogenesi, risposta infiammatoria
SIRT4Pancreas, fegato, tessuto adiposo bianco, cervello, muscolo, cuore, reneMitocondrioDeacetilasica, ADP-ribosil-trasferasica, lipoamidasicaRegolazione del metabolismo glucidico e lipidico, stabilità genomica, cancerogenesi, secrezione insulinica, metabolismo energetico
SIRT5Pancreas, fegato, tessuto adiposo, cervello, muscolo, cuoreMitocondrioDeacetilasica, demalonasica, desuccinilasica, deglutarilasica,Regolazione del metabolismo glucidico, metabolismo energetico, stress ossidativo, respirazione cellulare
SIRT6Pancreas, fegato, tessuto adiposo, cervello, muscolo, cuore, ovaioNucleoDeacetilasica, ADP-ribosil-trasferasicaRegolazione del metabolismo, stabilità genomica, secrezione insulinica, cancerogenesi, stress ossidativo, risposta infiammatoria
SIRT7Pancreas, fegato, tessuto adiposo, muscolo, cuore, reneNucleo/nucleoloDeacetilasicaRegolazione del metabolismo, stabilità genomica, stress ossidativo, regolazione trascrizionale

Ruolo delle sirtuine nell’obesità, nell’infiammazione subclinica cronica e nella sindrome metabolica

L’obesità rappresenta una condizione patologica complessa e fattore determinante lo sviluppo di diabete tipo 2, malattie cardiovascolari, NAFLD e deposito di grasso ectopico. I livelli di NAD+ risultano ridotti nel tessuto adiposo (TA) bianco in soggetti obesi, coerente alla ridotta attività delle sirtuine osservata in questi soggetti. SIRT1 aumenta i livelli di adiponectina tramite attivazione di Foxo1-C/EBPα e sopprime TNFα. SIRT1 e SIRT2 sopprimono l’adipogenesi, modificando l’attività di PPARγ nei preadipociti e tramite deacetilazione di FOXO1 nel TA bianco. Entrambe inoltre regolano positivamente la lipolisi, via AMPK e PGC-1α/HIF-1α. SIRT1 regola i depositi extracellulari e il processo di fibrosi del TA, oltre a esercitare un effetto antiinfiammatorio, in quanto reprime il segnale di NFKB e mTOR. SIRT1 è significativamente ridotta nella sindrome metabolica. Anche SIRT3 esplica un’azione antiinfiammatoria nel TA tramite regolazione dell’inflammasoma via NRLP3, induce il differenziamento del TA bruno e stimola la termogenesi. Al contrario, SIRT4 induce lipogenesi del TA bianco; studi in modello animale dimostrano come una sua inattivazione protegga dall’obesità indotta da diete ipercaloriche. SIRT5 e SIRT6 sono coinvolte nel differenziamento dei preadipociti. SIRT5 è ipoespressa in soggetti obesi, mentre una riduzione di SIRT6 nel TA bianco induce un aggravamento dello stato infiammatorio. Ruolo ancora poco chiaro è quello di SIRT7: nel modello animale la sua soppressione sembra proteggere dall’obesità e determinare una iper-regolazione di SIRT1; al contrario, nell’uomo la sua riduzione è stata associata ad obesità. SIRT7 risulta implicata nel metabolismo lipidico, poiché induce una ridotta espressione di CD36 e regola la sintesi dei trigliceridi.  

Si è osservato peraltro che il profilo di espressione e di funzione delle sirtuine è strettamente legato alla presenza di uno specifico contesto fisiologico o patologico, dal livello di progressione della condizione patologica, come pure dalla dieta. Un esempio è dato dalle fluttuazioni dei livelli di SIRT2, che risultano ridotti in soggetti in sovrappeso, ma aumentano drasticamente in soggetti francamente obesi, in condizioni di digiuno prolungato o di esposizione a basse temperature.

Ruolo delle sirtuine nel diabete e sue complicanze

Le sirtuine, annoverate anche tra i cosiddetti “geni della longevità”, giocano un importante ruolo nel prevenire malattie associate all’invecchiamento quali cancro, malattie neurodegenerative, diabete. In particolare, SIRT1 e 2 svolgono una duplice funzione, rispettivamente migliorando la sensibilità insulinica e riducendo la risposta insulinica; SIRT1 e 3 promuovono l’attività mitocondriale e riducono l’insulino-resistenza; bassi livelli di SIRT1 sono correlati oltre che ad insulino-resistenza, ad aterosclerosi subclinica. SIRT3-4 e 6 mostrano un ruolo protettivo nei confronti del diabete. SIRT1-3-4 e 7 sembrano protettive nei confronti della nefropatia diabetica. Bassi livelli di SIRT1 e SIRT3 sono associati a fibrosi renale e bassi livelli di SIRT4 e SIRT7 inducono apoptosi dei podociti. SIRT1-3-6 prevengono la cardiomiopatia diabetica. Bassi livelli di SIRT7 sono associati a processi di calcificazione vascolare.

Le sirtuine mediano positivamente processi metabolici quali tolleranza al glucosio (SIRT1-6), secrezione insulinica (SIRT6), proliferazione cellulare, ma risultano anche attivatori della gluconeogenesi, della β ossidazione e regolatori della sensibilità insulinica (SIRT1-2). SIRT1-3-6 e 7 sono coinvolte nella riduzione dello stress ossidativo.

Potenziale terapeutico delle sirtuine nelle malattie metaboliche

Complessivamente l’evidente ruolo delle sirtuine nei processi di rimodellamento del TA, nel miglioramento del metabolismo glucidico e nella riduzione dell’infiammazione subclinica cronica, le rende potenziali protagoniste nella prevenzione delle malattie metaboliche. Sono state ipotizzate varie molecole quali attivatori (STACs) o repressori (STICs) delle attività delle sirtuine, a scopi terapeutici.

Tra questi, il resveratrolo, un isoflavonoide con noto effetto benefico sull’organismo, è riconosciuto come un importante attivatore di SIRT1, in grado di prevenire l’insorgenza di sindrome metabolica, ridurre l’insulino-resistenza e migliorare la sensibilità insulinica. Tuttavia a causa della sua bassa biodisponibilità, non è attualmente disponibile una formulazione corretta ed efficace, oltre che sicura.

È stato osservato come diverse molecole in commercio (GABA, vitamina K, spirulina, metformina) abbiano effetti sulle sirtuine, in particolare aumentano i livelli di SIRT1, con potenziale effetto sulla funzionalità mitocondriale, riduzione dello stress ossidativo e attivazione di pathway antiapoptotici. Nonostante diversi trials clinici avviati su STACs e STICs, non abbiamo attualmente dati sufficienti per escludere effetti collaterali, sia a causa della promiscuità della loro azione nei diversi distretti, sia della poca selettività delle molecole nei confronti di una specifica isoforma.

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